Gruppo Dimensione arriva in Australia con le sale operatorie di AYWYN
L’Australia sceglie la tecnologia Made in Italy per garantire assistenza sanitaria in tutte le aree del Continente, anche le più remote. Ad aggiudicarsi la fornitura di sale operatorie mobili è stata AYWYN, la società piemontese di Gruppo Dimensione che – grazie all’esperienza ultraventennale – ha già ottenuto una serie di successi a livello internazionale. I moduli progettati nello stabilimento di Grugliasco nascono per ridurre le liste di attesa per gli interventi chirurgici o per consentire agli ospedali di proseguire l’attività anche quando è necessario ristrutturare alcune aree. Ma poi vengono utilizzati anche per fronteggiare eventi straordinari o situazioni di emergenza.
I moduli acquistati dall’Australia in particolare verranno sottoposti ad un impiego particolarmente duro, visti il clima e le caratteristiche del territorio. “Quattro sale operatorie modulari sono già salpate dal porto di Savona e altre due sono in produzione – spiega l’Amministratore Delegato di AYWYN, Claudio Majavacca -, si tratta di moduli scarrabili di grandi dimensioni ma che possono essere trasportati come un container. Possono quindi essere trasportati da un qualunque tir. Grazie a un sistema di pistoni oleodinamici, poi, si possono scaricare e allestire senza che sia necessaria una gru. Una volta aperti raggiungono i 16 metri di lunghezza e gli 8 di larghezza. A quel punto offrono la stessa tecnologia di un blocco operatorio vero e proprio”.
La sala operatoria è dotata di un sistema con PLC che gestisce tutti gli impianti, e il controllo può essere fatto anche a distanza, trasmettendo i parametri tecnici su computer o dispositivi mobili, per un servizio di teleassistenza. Con la stessa tecnologia, inoltre, si può anche offrire un servizio di telemedicina per effettuare diagnosi a distanza. Nel progettare gli interni, i tecnici hanno pensato per prima cosa alla sicurezza di medici e infermieri, proprio perché nei moduli è possibile svolgere un’attività chirurgica a tutti gli effetti. Il layout interno è suddiviso in tre grandi aree destinate alla preparazione del paziente, alla sala operatoria e a quella del risveglio. I tecnici hanno progettato anche un locale spogliatoio per il personale, un locale per il lavaggio del chirurgo, una stanza per lo smistamento e il trattamento del materiale sporco e un corridoio di collegamento con la struttura ospedaliera. Ogni modulo può ospitare fino a cinque pazienti contemporaneamente, oltre al personale medico e infermieristico.
Le unità sono pensate poi per ottimizzare le operazioni di manutenzione, visto che tutti i vani tecnici sono accessibili dall’esterno. “Queste innovative soluzioni mobili – precisa Majavacca – sono dotate di una sala operatoria con un sistema di trattamento dell’aria a flusso laminare in classe ISO 5 e sono in grado di garantire prestazioni di eccellenza”.
Articolo su La Repubblica del 15/12/2021